Gianfranco Chimirri, Chief People Officer di SACE, ha preso parte al Workday Horizon, evento per celebrare i 20 anni di Workday. L'incontro ha evidenziato l’importanza delle tecnologie come l’AI per migliorare le performance aziendali e liberare le persone da mansioni ripetitive e noiose a favore di attività ad alta soddisfazione.
Il People Officer di SACE Gianfranco Chimirri ospite al Workday Horizon
Il Chief People, Culture & Agile Organization Officer di SACE Gianfranco Chimirri è stato tra gli ospiti del Workday Horizon, l’evento organizzato dall’azienda statunitense che integra l’AI nei software a supporto delle imprese. Tenutosi lo scorso maggio a Milano, l’incontro è stato un’occasione per festeggiare i 20 anni di attività di Workday insieme ad alcuni degli oltre 700 clienti del mercato italiano. Tra questi c’è anche il Gruppo assicurativo-finanziario partecipato al 100% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, che ha intrapreso un importante cambiamento organizzativo, sfruttando le nuove tecnologie come l’Intelligenza Artificiale, grazie alla quale è riuscito a liberare risorse ed energie dalle mansioni ripetitive a favore di attività ad alta soddisfazione. “In SACE – ha rimarcato Gianfranco Chimirri – due anni fa abbiamo intrapreso un viaggio per evolvere in una organizzazione skill-based, e lo abbiamo fatto con una convinzione: investire in innovazione, robotica, automazione e AI generativa non è di per sé sufficiente a migliorare performance e risultati aziendali. È necessario investire anche nella formazione delle nuove skills di cui le persone hanno bisogno per utilizzare al meglio la tecnologia e guidare la trasformazione in un mondo altamente digitalizzato”.
Più benessere, innovazione e produttività in SACE grazie al nuovo modello organizzativo
Grazie al nuovo modello organizzativo adottato da SACE, si è reso possibile lo sviluppo di competenze attraverso iniziative di upskilling e reskilling. Partendo dai dati raccolti da Workday, i collaboratori e le collaboratrici dell’azienda possono adesso creare dei piani di sviluppo personalizzati con il supporto della piattaforma che suggerisce quali sono i gap di competenze da colmare e fornisce loro delle soluzioni per farlo. A dare il via a questa rivoluzione nel Gruppo assicurativo-finanziario è stato il progetto “Flex4Future”, il quale ha portato a una rivisitazione in chiave agile e sostenibile del lavoro. Eliminando il controllo formale, adottando modelli ibridi activity-based e facendo della fiducia un pilastro culturale, l’organizzazione è diventata più attrattiva, innovativa e centrata sulle persone, alle quali è stata data la possibilità di scegliere come, quanto, dove e quando lavorare. Oltre a migliorare il benessere dei lavoratori che hanno visto migliorare significativamente l’equilibrio vita-lavoro, a beneficiarne è stata inoltre la produttività dell’azienda, aumentata in modo rilevante dal lancio del progetto.
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