In Angola Azule Energy, joint Venture tra Eni e bp, si è dimostrata una business combination di grande successo: l’AD Claudio Descalzi ha incontrato a Luanda il Presidente della Repubblica João Gonçalves Lourenço per un punto sulle attività.
Di cosa hanno parlato l’AD di Eni Claudio Descalzi e il Presidente della Repubblica dell’Angola
Lo scorso 4 settembre, il CEO di Eni Claudio Descalzi ha incontrato a Luanda il Presidente della Repubblica dell’Angola João Gonçalves Lourenço, per fare il punto sui progetti strategici in sviluppo nel Paese: particolare attenzione nel corso dell’incontro è stata riservata ai risultati di Azule Energy, la joint venture tra Eni e bp. Claudio Descalzi ha illustrato i traguardi raggiunti da Azule in ambtio esplorativo e nell’esecuzione dei progetti: basti pensare all’avvio recente della produzione dall’unità di Agogo FPSO, a soli 29 mesi dalla decisione finale di investimento e in anticipo di dieci mesi sui tempi previsti. L’obiettivo è fare di Agogo FPSO la prima unità carbon neutral di questo tipo in Angola attraverso progetti di compensazione delle emissioni: con una produzione attuale di 230mila barili/giorno, Azule punta a raggiungere 370mila boe/g entro il 2026, grazie al ramp-up dell’Agogo Integrated West Hub e all’avvio del New Gas Consortium, primo progetto di gas non associato del Paese. L’AD ha inoltre aggiornato il Presidente sull’impegno di Eni nella raffineria di Luanda (il supporto fornito dal Gruppo italiano le ha permesso di aumentare l’affidabilità) e sull’avanzamento degli studi per una bioraffineria dedicata principalmente alla produzione di biocarburante per l’aviazione (SAF, sustainable aviation fuel).
Claudio Descalzi: il punto sulle iniziative sociali promosse da Eni
L’incontro ha dato anche l’occasione al CEO Claudio Descalzi di fare il punto sulle iniziative che Eni promuove nel Paese con l’obiettivo di contribuire concretamente allo sviluppo sociale, alla formazione e alla sostenibilità ambientale. Eni è stata coinvolta nei progetti di costruzione e riqualificazione di 14 scuole per oltre 17mila bambini. Forte dell’eredità di bp ed Eni, Azule è anche il principale finanziatore privato delle attività di sminamento svolte da The Halo Trust per completare la bonifica integrale della provincia di Benguela e, insieme al Centro Cardiologico Monzino, sostiene il Complesso Ospedaliero Cardiopolmonare Cardeal Dom Alexandre do Nascimento di Luanda. Nell’ambito del Progetto Integrato di Cabinda, oltre 700 beneficiari hanno ricevuto formazione su gestione d’impresa, educazione finanziaria e attivazione/rafforzamento di piccole attività imprenditoriali. Durante l’incontro, Claudio Descalzi ha parlato anche dei progetti legati a mobilità sostenibile e transizione energetica: nel 2025, Eni ha realizzato una prima campagna di produzione di agri-feedstock per bioraffinazione, coinvolgendo 2mila agricoltori e puntando a 5mila tonnellate di olio vegetale entro fine anno. Accanto alla coltivazione su terreni degradati, si affianca la raccolta di olio da cucina usato (UCO). Infine, il programma Clean Cooking, avviato nel 2024, ha già raggiunto 500mila persone in sette province angolane. L’obiettivo è superare i 2 milioni entro il 2030. Attualmente, il progetto impiega circa 200 persone, destinate a crescere a oltre 400, con particolare attenzione a giovani e donne. Il 90% dei fornelli migliorati distribuiti sarà prodotto localmente, rafforzando la filiera angolana e creando nuove opportunità occupazionali.
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