Telemedicina pediatrica: il contributo di Susanna Esposito col nuovo corso di formazione avanzata

Susanna Esposito: DIGICARE è un percorso formativo avanzato per fornire competenze pratiche relative alla sanità digitale. Una lezione è dedicata all’applicazione della telemedicina per i pazienti pediatrici.

Susanna Esposito

Susanna Esposito: come applicare la telemedicina nei pazienti pediatrici

DIGICARE è la Scuola di Alta Formazione lanciata dalla Prof.ssa Susanna Esposito, docente di Pediatria all’Università di Parma e Direttrice della Clinica Pediatrica all’Ospedale Pietro Barilla. Il progetto, finanziato dalla Regione Emilia- Romagna e dal Fondo Sociale Europeo, nasce dall’idea di fornire delle competenze pratiche nell’ambito della telemedicina e della medicina personalizzata. I destinatari sono medici, infermieri e tutti coloro che operano come professionisti sanitari, così come lo staff amministrativo e gli ingegneri delle strutture sanitarie. Tra gli obiettivi del percorso formativo ci sono l’approfondimento delle tematiche relative a telemedicina, Intelligenza Artificiale, IoT e big data applicati alla sanità; la conoscenza delle ultime tecnologie in dispositivi indossabili e delle piattaforme di telemedicina; l’apprendimento dell’analisi dei dati clinici in tempo reale e della progettazione di trattamenti personalizzati; l’assimilazione di nozioni sull’etica e sulle normative nell’ambito della sanità digitale; la partecipazione a casi studio reali e sessioni pratiche con esperti del settore. Susanna Esposito, che ha coordinatole linee guida sulla telemedicina applicata ai pazienti pediatrici ed è attualmente impegnata nel coordinare un progetto per l’Istituto Superiore di Sanità sulle raccomandazioni di buona pratica clinica dell’impiego della telemedicina nel bambino con pneumopatia cronica, conduce una lezione dedicata proprio al paziente pediatrico, nel corso della quale illustra nel dettaglio quali sono le linee guida, entrando nel vivo di determinate casistiche.

Susanna Esposito: esempi di casistiche in cui applicare la telemedicina

Nel caso dell’asma bronchiale, ad esempio, Susanna Esposito riporta che ci sono centinaia di studi che dimostrano come sia possibile identificare precocemente le acutizzazioni pure con il paziente presso il proprio domicilio. “È stato dimostrato – afferma – come sia possibile dare istruzioni ai pazienti pediatrici e ai loro familiari sull’esecuzione corretta della terapia preventiva e sappiamo come gestire anche in ambienti non sanitari eventuali crisi asmatiche”. Durante il corso, la docente condivide inoltre le esperienze raccolte sulla fibrosi cistica, la malattia genetica più comune della razza caucasica. “Nel nostro Paese – continua – ci sono numerose esperienze sull’uso della telemedicina con software che sono stati ottimizzati anche grazie al contributo dei pazienti e dei loro familiari. Questo ci evidenzia una nuova possibilità di presa in carico, che permette una cura di prossimità e nel contempo una presa in carico del paziente, in rapporto ai suoi bisogni, con una frequenza di assistenza che vede un intervento sempre più personalizzato”. Tra gli altri ambiti affrontati nel percorso formativo, quello dei disturbi mentali in età pediatrica e adolescenziale, con una sezione dedicata alla gestione dei bambini con ansia lieve-moderata. A chiusura del corso, una lezione sulle ultime novità del settore, incluse le competenze richieste agli operatori.

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