Luca Dal Fabbro: “L’Europa deve agire unita per non perdere competitività”

Il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro ha rilasciato un’intervista a “Il Giornale d’Italia” in cui ha affrontato temi cruciali per il futuro dell’industria europea e globale, soffermandosi sul ruolo strategico delle Terre rare e sulla questione energetica legata al gas russo.

Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro: il ruolo strategico delle Terre rare

Il controllo delle Terre rare rappresenta un fattore chiave per la competitività industriale su scala globale, ha ribadito Luca Dal Fabbro. “Le Terre rare sono elemento essenziale dell’industria strategica americana ma anche europea, basti pensare al militare, agli elettromedicali, alle batterie e alla transizione digitale ed energetica. Il controllo sulle Terre rare significa controllare dei materiali concentrati in alcune zone del mondo e poter acquisire concessioni minerarie in Ucraina è un vantaggio competitivo che si dà a un’industria piuttosto che un’altra”, ha spiegato. Secondo il Presidente di Iren, gli Stati Uniti stanno seguendo una strategia avviata dalla Cina già 25 anni fa sotto la guida di Deng Xiaoping, cercando di sviluppare attività minerarie e di raffinazione per garantire un approvvigionamento autonomo. In questo scenario, l’Europa appare in difficoltà, con il rischio di rimanere ai margini della competizione tra le grandi potenze mondiali.

Luca Dal Fabbro: l’Europa nel nuovo ordine globale, tra fragilità e necessità di unità

Le terre rare o i materiali critici sono un piccolo tassello nel ridisegno complessivo della competitività globale”, ha continuato Luca Dal Fabbro. Un contesto nel quale “l’Europa è fragile, non solo dal punto di vista militare, ma anche dal punto di vista industriale”. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, con la Conferenza di Yalta, si era stabilito un equilibrio globale. Oggi ci troviamo di fronte a un nuovo assetto, con Stati Uniti, Cina e India come protagonisti. “L’Europa rischia di essere tagliata fuori – ha dichiarato il Presidente di Iren – Quindi, speriamo in un Europa unita”. Un altro tema centrale dell’intervista è stato il futuro dell’approvvigionamento energetico europeo. Il Ministro Pichetto Fratin ha recentemente definito lo stop alla fornitura di gas russo un grave errore: Luca Dal Fabbro, dal canto suo, ha invitato a una valutazione più ampia. “Il gas russo è stato sostituito dal gas algerino e azero, quindi, se si farà la pace con la Russia, bisognerà capire a che condizioni economiche e di sicurezza potremo riottenerlo”. Il Presidente di Iren ha ribadito che le scelte energetiche devono sempre bilanciare tre fattori: sicurezza, competitività e sostenibilità ambientale. “La Russia è uno dei più grandi produttori di gas al mondo insieme al Qatar e agli Stati Uniti. Tuttavia, non so se sarà facile ritornare al gas russo, lo vedremo nei prossimi mesi e anni, ad oggi non ho una previsione sul tema”.

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