Fabrizio di Amato: il futuro di MAIRE verso innovazione e sostenibilità

Fabrizio di Amato, Presidente del Gruppo MAIRE, ha mostrato quale sarà la direzione del Gruppo per i prossimi anni, dopo il record di utile raggiunto nel 2024, pari a 212,4 milioni di euro.

Fabrizio Di Amato

Fabrizio di Amato: “Stiamo costruendo la Montecatini del prossimo millennio”

In occasione della presentazione dei risultati 2024 di MAIRE, il Presidente Fabrizio di Amato ha illustrato la direzione del Gruppo per i prossimi anni. Secondo l’AD Alessandro Bernini, quello di MAIRE è “un esercizio record”: chiudere l’anno con un utile netto di 212,4 milioni di euro, circa il 64% in più rispetto all’anno precedente, rappresenta il più alto risultato nella storia del Gruppo. A fine 2024, il portafogli ordini ammontava a 13,8 miliardi di euro, per questo, nel 2025, sono previsti acquisizioni di lavori pari a 8 miliardi, di cui 3,5 a consuntivo ad inizio anno. In margine a questi dati, Fabrizio di Amato ha evidenziato come il ruolo futuro di MAIRE si allineerà con quello svolto a Montecatini ai tempi di Giulio Natta, premio Nobel per la chimica. 

Fabrizio di Amato: la direzione futura di MAIRE

“Stiamo costruendo la Montecatini del prossimo millennio perché combiniamo le storiche abilità tecnologiche con la capacità di metterle a terra”, ha dichiarato Fabrizio di Amato. L’obiettivo di MAIRE, infatti, si sviluppa tramite cicli di investimento nel lungo periodo, supportando le imprese nella conversione degli stabilimenti e utilizzando tecnologie innovative e sostenibili, con il fine di ridurre le emissioni nei processi industriali, favorendo l’uso di metanolo circolare nel trasporto marittimo. In aggiunta, NEXTCHEM, controllata del Gruppo, ha esordito in Borsa con un ingresso dell’8% di Azzurra Capital, “un valore ancora non adeguato. Credo che una valutazione pari a 15 - 16 volte il margine operativo, cioè di circa 2 miliardi, sia il valore corretto”, ha spiegato Alessandro Bernini. “Questi nuovi investitori cercheranno a un certo punto di uscire dal capitale e l’IPO (Initial Pubblic Offering) è la strada giusta”. Il Gruppo fondato da Fabrizio di Amato punta a raggiungere gli 11 miliardi di euro di ricavi al 2034 e gli investimenti, compresa l’M&A per espandere il portafoglio tecnologico, raggiungeranno il miliardo di euro.

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