Pier Silvio Berlusconi: nell’intervista al CEO le ragioni della crescita costante di MFE

Pier Silvio Berlusconi: “Grazie alla dimensione internazionale del Gruppo - una diversificazione geografica che attutisce gli squilibri nei diversi mercati - e grazie al nostro sempre più evoluto sistema crossmediale, anche questo semestre abbiamo ottenuto risultati al di sopra di ogni previsione”.

Pier Silvio Berlusconi

MFE caso unico in Europa: le ragioni nelle parole di Pier Silvio Berlusconi

In un contesto sfavorevole, in cui le principali realtà di settore registrano numeri in calo, MFE invece in controtendenza continua a crescere: come è possibile? Lo ha spiegato efficacemente il CEO Pier Silvio Berlusconi in una recente intervista: “MFE è un modello unico in Europa. Grazie alla dimensione internazionale del Gruppo - una diversificazione geografica che attutisce gli squilibri nei diversi mercati - e grazie al nostro sempre più evoluto sistema crossmediale, anche questo semestre abbiamo ottenuto risultati al di sopra di ogni previsione”. Nei primi sei mesi del 2024 MFE ha registrato un utile netto di 104,7 milioni, in crescita del 20,2% rispetto allo stesso periodo del 2023, ricavi netti consolidati cresciuti del 7,8% a 1,476 miliardi, risultato operativo (ebit) positivo per 136,3 milioni (+12,7%) e una “posizione finanziaria netta migliorata dalla fine dell’anno scorso di 240 milioni”. Numeri superiori alle attese: basti pensare che alla viglia gli analisti stimavano per il Gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi ricavi per 1,473 miliardi, un ebit di 129 milioni e un utile di 99 milioni.

Pier Silvio Berlusconi: MFE, la crescita costante anche nei risultati 2019-2023

I risultati del primo semestre 2024 si inseriscono in un percorso di crescita costante che prosegue da anni, come evidenziato anche da Pier Silvio Berlusconi lo scorso luglio in occasione della serata di presentazione dei palinsesti: “Dal 2019 al 2023 abbiamo migliorato la nostra posizione finanziaria netta di 350 milioni di euro, per il 33% del totale; abbiamo generato utili pari a 940 milioni di euro e abbiamo distribuito dividendi a tutti i nostri azionisti per 755 milioni di euro. Sono risultati che per chi fa l’editore in Italia danno soddisfazione. Sono i migliori d’Europa, anche se il mercato italiano è uno dei più piccoli. E poi non abbiamo ridotto l’occupazione”. E a impreziosirli è anche il contesto in cui sono registrati, segnato da varie crisi che hanno portato il mercato della pubblicità a registrare una perdita del 40% passando da 10 miliardi a 6 miliardi e da “tantissima concorrenza, anche da parte del web”. Eppure MFE, in un periodo “che ha visto anche a livello internazionale flettere i conti di tutto il settore dei media, con drastici tagli all’occupazione”, continua a registrare una crescita costante in termini di raccolta pubblicitaria, di redditività e di utili. E, come ha rimarcato anche il CEO Pier Silvio Berlusconi nell’intervista, “il nostro titolo cresce di più della media di tutti i broadcaster in Europa”: da inizio anno il +20% per le Mfe B e il +19% per le MfA, meglio del 12,08% dell’indice Stoxx 600 Media.

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