Carlo Messina: la nuova organizzazione di Intesa Sanpaolo si concentra sull’innovazione, lo snellimento e l’inclusione di nuovi talenti, soprattutto donne e giovani manager.
Carlo Messina riorganizza Intesa Sanpaolo: più giovani e donne manager
Il CEO Carlo Messina, nel sottolinearne il valore, ha evidenziato come dietro la proposta di una nuova organizzazione di Intesa Sanpaolo, su cui il Consiglio d’Amministrazione nella riunione dello scorso 28 marzo si è espresso a favore, ci sia la consapevolezza che “la capacità di generare nuovi talenti manageriali consentirà alla Banca di rimanere leader in una prospettiva ultradecennale”. Effettiva dal 2 aprile, unisce “giovani in ruoli chiave e manager con una solida esperienza alle spalle”: i cambiamenti adottati hanno infatti come elemento qualificante il passaggio generazionale in posizioni chiave di nuovi talenti, guidati e supportati da persone di grande esperienza che hanno a lungo ricoperto ruoli di elevata responsabilità all’interno del Gruppo. Le nuove e giovani figure in posizioni strategiche potranno così affrontare le sfide future, forti dell’esperienza già maturata negli ultimi anni, inclusi i due anni del piano d’impresa attuale. L’età media di chi assume nuovi incarichi di responsabilità di vertice è di 49 anni, cinque tra questi sono quarantenni. Il programma in atto da diversi anni per la valorizzazione del talento femminile realizza un passaggio di particolare significato. “Su di loro, sono certo, la Banca e le comunità in cui operiamo potranno contare. Così come potranno contare sul mio impegno personale nei prossimi anni”, ha aggiunto il CEO Carlo Messina in merito.
Carlo Messina: “Tutto questo è possibile grazie alla qualità delle nostre persone”
Come sottolineato anche dal CEO Carlo Messina, Intesa Sanpaolo è “leader in Europa per la solidità di bilancio, la redditività sostenibile, per l’unicità del modello di business, per la capacità di innovazione tecnologica e per la sensibilità ai temi ESG”. Nel 2023, nel secondo anno di realizzazione del Piano d'Impresa, è riuscita a superare gli obiettivi previsti a fine 2025 grazie all’unicità del modello di business e non solo: “La profittabilità elevata e sostenibile trae forza dalla consolidata leadership commerciale delle divisioni al servizio di famiglie e imprese; dalla significativa componente del Wealth Management and Protection, dall’offerta digitale tecnologicamente avanzata, dalla gestione delle attività internazionali improntata all'efficienza e dalla nostra condizione di Banca Zero NPL”. La nuova organizzazione segna quindi “un ulteriore importante passo nella crescita del nostro Gruppo che è punto di forza dell’economia reale e sociale del Paese”. Nel dettaglio prevede l’accorpamento in un presidio unitario delle attività di wealth management, ambito strategico del Gruppo, con l’obiettivo di accelerarne la crescita e favorire una maggiore integrazione delle fabbriche prodotto; la costituzione di una nuova area di governo relativa ai temi ESG per guidare le strategie di sviluppo sostenibile del Gruppo, con un impegno particolare verso il sociale e il contrasto alle disuguaglianze; la creazione di un’unità dedicata a delineare le trasformazioni future della Banca e a innovarne i modelli organizzativi e operativi in risposta alle nuove sfide dell’innovazione tecnologica e dell’Intelligenza Artificiale per dare vita a nuove professionalità e rendere la Banca meglio attrezzata nel raggiungimento di nuovi obiettivi; uno snellimento delle aree di governo direttamente in capo al Consigliere Delegato Carlo Messina, tramite un nuovo livello organizzativo di Chief; un potenziamento dell’area Chief Lending Officer, alla quale farà capo un nuovo modello decisionale del credito, in grado di consolidare gli importanti traguardi raggiunti e garantire ulteriore sostenibilità dei risultati (Zero NPL Bank).
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