Innovazione continua e attenzione alla sostenibilità sono due dei capisaldi dell’operato di Gruppo Danieli, che con la sua tecnologia Energiron offre soluzioni che promettono di rivoluzionare il settore siderurgico con efficienza e responsabilità ecologica.
Impianti green: i numeri di Gruppo Danieli
Rivoluzionare la produzione dell’acciaio rendendo i processi sempre più compatibili con il percorso di transizione ecologica in atto. È l’obiettivo perseguito da Gruppo Danieli, leader mondiale nella realizzazione di impianti siderurgici. A testimoniarlo anche i conti del 2023: la forte richiesta di impianti green ha trainato la crescita della multinazionale, che ha chiuso l’anno con 2 miliardi e 72 milioni di euro di ricavi, un Ebitda salito a quota 160,6 milioni di euro e un utile netto di 98,8 milioni di euro. Protagonista la divisione Plant Making, che ha registrato un incremento del 162% con ordini oltre i 6 miliardi. Al centro dell’offerta green di Gruppo Danieli c’è Energiron, una linea di impianti all’avanguardia per la produzione di ferro in grado di trasformare il minerale in DRI e fornire un input di qualità per gli EAF, senza sacrificare efficienza e sostenibilità. Gli impianti Energiron sfruttano una tecnologia di riduzione diretta che sfida i metodi tradizionali, offrendo una capacità produttiva fino a 2,5 Mtpa per modulo. L’efficienza è uno dei principali punti di forza: la trasformazione dei pellet di minerale di ferro in DRI viene eseguita con precisione, regolando il contenuto di carbonio tra l’1,5% e il 4%. La pressione operativa elevata riduce la necessità di manutenzione e ottimizza la resa in ossido di ferro, con un rapporto di 1,4 tIO/tDRI.
Gruppo Danieli: Energiron, i vantaggi per l’ambiente
Sul fronte della sostenibilità, gli impianti Energiron di Gruppo Danieli si dimostrano flessibili e rispettosi del Pianeta, grazie soprattutto allo sfruttamento di diverse fonti energetiche – come gas naturale, gas riformato o gas di sintesi – e alla minimizzazione dell’impatto ambientale ottenuta tramite la sezione di rimozione della CO2 integrata. L’anidride carbonica viene poi stoccata per reimpiegarla nell’ambito del ciclo di produzione dell’acciaio. La versatilità degli impianti si riflette nella loro capacità di adattarsi a diverse esigenze produttive, da 0,2 a 3 Mtpy, mantenendo sempre un prodotto di alta qualità. L’ottimale bilanciamento tra carbonio e ferro garantisce poi un’efficienza energetica senza pari e una metallizzazione elevata, l’automazione un controllo meticoloso della produzione e della qualità. Infine, tra i punti di forza della tecnologia targata Gruppo Danieli la possibilità di utilizzare anche l’idrogeno, fino al 100%, come agente riducente alternativo al gas naturale.
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