Elettrificazione, reti idriche e rinnovabili per l’Africa: l’intervista all’AD di A2A Renato Mazzoncini
Nell’ambito della sesta edizione dell’evento “La Ripartenza, liberi di pensare”, Renato Mazzoncini, l’Amministratore Delegato di A2A ha condiviso una riflessione per affrontare le sfide del futuro.
Elettrificazione e investimenti per la crescita del Paese: la riflessione di Renato Mazzoncini
Renato Mazzoncini ha sottolineato l’urgenza di accelerare il processo di elettrificazione del Paese. L’AD di A2A rimarca l’importanza di potenziare le infrastrutture elettriche a livello locale, aumentando la capacità di distribuzione e produzione di energia da fonti rinnovabili. “Dobbiamo aumentare la produzione di rinnovabili e tutto questo ovviamente passa dall’accettare le infrastrutture e da procedure che in Italia sono sempre un po’ complesse”, ha commentato. Il manager si è detto ottimista richiamando l’esperienza passata del Paese nell’affrontare le sfide economiche e strutturali. Malgrado la crisi energetica, “l’Italia sta tenendo un ritmo accettabile. Oggi dobbiamo avere una stella polare che è quella di continuare a investire sulle infrastrutture che rendono competitivo il nostro Paese – ha sottolineato Renato Mazzoncini – Tra queste sicuramente anche quelle energetiche e quelle dei rifiuti; non possiamo più permetterci di esportare nei Paesi del Nord Europa i nostri rifiuti per farli trasformare in energia e abbiamo bisogno di completare i termovalorizzatori che abbiamo nel Paese”.
Renato Mazzoncini: A2A e la sfida delle reti idriche e della gestione sostenibile dei rifiuti in Africa
Un’altra area chiave su cui è importante investire è il settore idrico. Attualmente, ha evidenziato Renato Mazzoncini, il 46% dell’acqua distribuita viene disperso a causa delle perdite di rete, una situazione che richiede un intervento urgente. “Occorrono 30 miliardi di investimenti in Italia nei prossimi dieci anni” al fine di garantire un approvvigionamento idrico efficiente e sostenibile per il Paese, ha precisato l’AD di A2A. A margine dell’evento un commento anche sui temi africani: con il manager che ha ricordato lo studio presentato in occasione della Cop28 di Dubai. L’ulteriore aumento della popolazione previsto nei prossimi anni metterà il continente di fronte alla necessità di trovare un modello efficiente per la gestione dei propri rifiuti, che genera un crescente allarme sociale, ambientale e sanitario. “Abbiamo proposto per città importanti come Tripoli, Alessandria d’Egitto o Tunisi, modelli simili a quelli che abbiamo in Lombardia, ossia una raccolta differenziata e termovalorizzazione della produzione di energia elettrica per quello che avanza”, ha concluso Renato Mazzoncini.
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