Diplomazia, rigassificatori per il gas liquido, condutture strategiche per trasportare il gas nordafricano, contratti vantaggiosi con gli Stati Uniti e i partner europei, integrazione delle rinnovabili: questi sono i pilastri del piano seguendo il quale, ha evidenziato il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro in un’intervista rilasciata a “Repubblica”, l’Italia può diventare la “porta dell’Europa” sotto il profilo energetico.
Luca Dal Fabbro: sinergia tra le istituzioni per dare concretezza al Piano Mattei
“Dalla Russia non arriverà più gas per decenni”: questo stato di cose, che ha generato gravi problemi per l’economia europea e portato alle stelle il prezzo del gas, può rappresentare, secondo il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro, una grandissima occasione per l’Italia. In virtù della sua posizione strategica nel Mediterraneo, l’Italia può fungere da transito naturale per il gas proveniente dai Paesi del Nordafrica, acquisendo così una centralità assoluta nella politica energetica del continente. Obiettivi vicini a quelli del cosiddetto “Piano Mattei” del Governo: ma secondo Luca Dal Fabbro, è necessario muovere i primi passi concreti attraverso progetti e investimenti: “Bisogna che l'industria, la ricerca, la difesa, la diplomazia, lavorino insieme in maniera sinergica, in modo integrato. Società come Eni, Terna, Snam, Leonardo, Saipem e le multiutility come la nostra devono lavorare insieme al sistema bancario per dare gambe al piano Mattei”.
Luca Dal Fabbro: “Ecco perché il rigassificatore di Gioia Tauro è un progetto strategico”
Secondo Luca Dal Fabbro, la parola d’ordine di una strategia energetica efficace a lungo termine è “flessibilità”. Investire su un solo aspetto può essere rischioso, come ha dimostrato il caso del gasdotto Nord Stream: secondo il Presidente di Iren, è invece necessario lavorare su più piani. Il rigassificatore di Gioia Tauro, ad esempio, permette di utilizzare il gas liquido proveniente dal Nordamerica, creando così un’alternativa nel caso di incidenti ai gasdotti che ci collegano all’Africa del Nord. Ma perché l’Italia possa diventare la “porta dell’Europa” sotto il profilo energetico, è anche importante preparare il terreno diplomatico, rafforzando i legami con i partner europei e americani. Infine, Luca Dal Fabbro ha insistito sulla necessità di investire sulle fonti rinnovabili: non solo contribuiscono a rafforzare la nostra autonomia energetica, ma a lungo termine ci permetteranno di fare del tutto a meno del gas.
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