Claudio Descalzi: la crescita di Eni nella transizione energetica nei primi nove mesi del 2023

L’AD di Eni Claudio Descalzi, a partire dai risultati del terzo trimestre e dei nove mesi del 2023, analizza la crescita di Eni sul fronte della transizione energetica.

Claudio Descalzi

Eni accelera nella transizione energetica: la soddisfazione dell’AD Claudio Descalzi

L’AD Claudio Descalzi, in occasione della presentazione dei risultati del terzo trimestre e dei nove mesi del 2023, ha sottolineato come Eni stia crescendo in maniera rapida nei settori della transizione energetica. “Enilive (Eni Sustainable Mobility) ha completato l’operazione relativa alla joint venture della bioraffineria di Chalmette negli USA e sta valutando altri progetti internazionali di espansione nei biocarburanti. Plenitude è prossima a traguardare i 3 Gw pianificati di capacità rinnovabile installata entro fine anno, come pure gli obiettivi reddituali. Il perfezionamento dell’acquisizione di Novamont rafforzerà la trasformazione di Versalis in chiave chimica verde. A tutto questo, si aggiunge il consolidamento del nostro portafoglio di soluzioni Ccs, tra i migliori del settore, grazie all’assegnazione della licenza di stoccaggio di Hewett nel Regno Unito e a importanti progressi tecnici e regolatori”, ha spiegato l’AD Claudio Descalzi.

Transizione energetica: il valore degli importanti progetti di Eni in sviluppo nelle parole dell’AD Claudio Descalzi

In ambito E&P, ha proseguito l’AD Claudio Descalzi, Eni accelera “i piani di sviluppo del gas equity e della produzione di GNL, leva fondamentale per assicurare forniture energetiche affidabili e al tempo stesso per conseguire gli obiettivi di decarbonizzazione”. In questo percorso si inseriscono la straordinaria scoperta di Geng North-1, a oggi “la più importante dell’anno a livello di intera industria”, il prossimo completamento dell’acquisizione di Neptune e l’acquisto delle attività di Chevron in Indonesia: “Ci mettono nella condizione favorevole di poter accedere a un enorme volume di risorse nell’offshore del bacino di Kutei”. L’AD di Eni ha poi ricordato anche che a meno di due anni dalla scoperta è stata avviata la produzione del super giacimento Baleine nell’offshore della Costa d’Avorio: primo progetto a zero emissioni nette dell’Africa (ambiti 1 e 2), è “in grado di coniugare gli obiettivi di sicurezza energetica, garantendo le necessarie fonti tradizionali, con la decarbonizzazione delle operazioni”. Eni, ha rimarcato infine l’AD Claudio Descalzi, “ha incrementato in modo sostanziale il portafoglio di GNL contrattualizzato, grazie a tre nuovi accordi di lungo termine in Congo, Qatar e Indonesia, per un volume totale a regime di 6,5 miliardi di metri cubi all’anno”.

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