La rielezione di Tommaso Putin nel Cda di ANIR conferma Serenissima Ristorazione come punto di riferimento della categoria.
Serenissima Ristorazione: Tommaso Putin confermato come Vicepresidente di ANIR
Cambio al vertice di ANIR Confindustria, l’associazione che rappresenta le imprese di ristorazione collettiva. Lo scorso 12 luglio l’Assemblea dei Soci ha ufficializzato la nomina di Massimo Piacenti, che subentra a Lorenzo Mattioli nel ruolo di Presidente. Riconfermato il Vicepresidente di Serenissima Ristorazione Tommaso Putin, che dopo essere stato eletto nel 2020 manterrà il ruolo di Vicepresidente di ANIR anche per il prossimo triennio. “Nel passato il settore ha avuto scarsa rappresentatività e con la nuova presidenza di Piacenti e anche dei nuovi vicepresidenti, il nostro obiettivo è proprio quello di dare maggiore impulso e di allargare anche la base associativa al maggior numero possibile di imprese”, ha detto Tommaso Putin a latere di “Italia storie IMMENSE 2023 - La nuova stagione del cibo pubblico”, evento promosso da ANIR nella Capitale. Ad affiancare il manager di Serenissima Ristorazione fino al 2026 anche i Vicepresidenti Graziano Sanna, Rosario Sortino ed Emilio Roussier Fusco, che insieme al Segretario Generale di ANIR Confindustria, Paolo Valente, andranno a formare il nuovo Consiglio dell’era Piacenti.
Tommaso Putin (Serenissima Ristorazione): “Settore tra i più danneggiati dalla pandemia”
Quello della ristorazione collettiva è stato uno dei settori più colpiti dagli effetti dell’emergenza sanitaria. Dopodiché è arrivato il turno del rincaro energia e dell’inflazione, ha ricordato Tommaso Putin: “Anni particolarmente intensi – ha commentato il Vicepresidente di Serenissima Ristorazione e ANIR – Sono state fatte delle iniziative importanti in questo settore: basti pensare al fondo di più di 100 milioni di euro che si è riusciti ad ottenere per dare ristoro alle imprese”. Il neo Presidente di ANIR Massimo Piacenti, alla guida del colosso All Food, ha parlato di “futuro importante” per il settore, sottolineando la maggiore consapevolezza della ristorazione collettiva e della sua importanza e il bisogno di introdurre concetti come “cibo pubblico” e “pasto giusto”. Tra le istanze anche il riconoscimento di un quadro di norme ad hoc per garantire agibilità alle aziende: “Scopriamo a nostre spese da mesi, ad esempio, che davanti ad un rialzo dei prezzi fuori controllo, non ci sono norme che tutelino noi e i cittadini che fruiscono dei nostri servizi".
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