Lo scenario europeo nel settore automotive: il commento di Luca de Meo

Il CEO di Renault Group Luca de Meo ha ribadito la sua contrarietà alla proposta Euro 7 e all’accordo sulla Brexit: “Con le auto elettriche è iniziata una nuova partita e i cinesi hanno una generazione di vantaggio”.

Luca de Meo

L’intervista a Luca de Meo: “Costruttori a favore della transizione, ma servono regole condivise”

I dubbi sulla normativa Euro 7 e sull’accordo UE-UK, il vantaggio della Cina sull’elettrico e le sfide della transizione. Questi i temi cruciali per il settore europeo dell’automotive affrontati da Luca de Meo, CEO di Renault Group e Presidente dell’ACEA, in un’intervista rilasciata ad “HD Motori”. Per il manager è necessario che l’Unione Europea abbandoni la tendenza all’iper-regolamentazione e concentri i suoi sforzi sullo sviluppo di una strategia complessiva. Mentre Stati Uniti e Cina hanno ormai creato da tempo un ecosistema attraente per gli investimenti sulla mobilità a zero emissioni, così non è accaduto in Europa: “ACEA vuole essere parte della soluzione – ha dichiarato Luca de Meoregolamentare tuttavia non basta per creare una strategia o una politica”. Il CEO ha portato l’esempio della normativa Euro 7, sulla quale ha già da tempo espresso la sua posizione contraria per via dell’aumento dei costi di produzione e dei vantaggi ambientali limitati che comporterebbe. A questa si aggiunge anche l’accordo di libero commercio tra UE e Regno Unito, che impone una stretta sull’import/export delle auto elettriche con un costo aggiuntivo stimato dall’ACEA di 4,3 miliardi di euro per i produttori.

Luca de Meo: “Renault al lavoro sul più grande ecosistema europeo per la produzione di auto elettriche”

Gli effetti del “gigantesco esercizio burocratico” portato avanti dall’Unione Europea ricadranno anche sui consumatori, ha evidenziato Luca de Meo. Oltre alla già citata Euro 7, il prossimo gennaio entrerà in vigore anche il regolamento dedicato alla sicurezza delle auto, che obbligherà i produttori ad aggiungere funzioni spesso inutilizzate con un costo superiore che si aggira sui 400-500 euro a veicolo al di là del modello. “Scadenze e punizioni” che rischiano di porre un freno allo switch elettrico dell’industria del Continente, processo già in netto ritardo rispetto ai competitor statunitensi e soprattutto cinesi. “Non stiamo rifiutando il progresso, al contrario – ha sottolineato Luca de MeoCon le auto elettriche è iniziata una nuova partita. I cinesi hanno una generazione di vantaggio. Stiamo lottando come leoni. Vogliamo difendere la produzione europea, ma per questo abbiamo bisogno dell'appoggio dei regolatori e dei politici”. Intanto, Renault Group è al lavoro per rafforzare la strategia di mobilità elettrica E-Tech, proponendo il mix più green del mercato europeo: l'obiettivo è raggiungere oltre il 65% delle vendite realizzate con veicoli elettrici ed elettrificati nel 2025, e fino al 90% nel 2030. Tra le iniziative principali la nascita nel nord della Francia di ElectriCity, che punta a diventare “il più grande ecosistema europeo per la produzione di auto elettriche”.

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