“Abbiamo investito 3 miliardi nelle rinnovabili. Nel 2026 raggiungeremo 7 gigawatt tra solare ed eolico, nel 2030 saranno più di 15”: l’AD Claudio Descalzi all’evento di Class Editori e “Milano Finanza”.
Claudio Descalzi: il punto sulle sfide del mondo dell’energia al Sustainable Future Forum 2023
L’AD Claudio Descalzi, intervenuto nel corso del Sustainable Future Forum 2023 di Class Editori e “Milano Finanza”, si è espresso su diverse tematiche fondamentali per l’interesse energetico nazionale, a partire dagli stravolgimenti che hanno riguardato il settore lo scorso anno a fronte dei nuovi equilibri geopolitici. L’improvvisa mancanza di gas, le ripercussioni per l’Italia e gli altri Paesi Ue, la pronta risposta di Eni. Oggi, come ha spiegato l’AD, la situazione può dirsi rientrata: “Gli stoccaggi di gas sono praticamente pieni. Abbiamo dai 23 ai 25 miliardi di metri cubi di gas stoccati in più rispetto a un anno fa”. Tuttavia “un Paese non è mai veramente tranquillo se non possiede la risorsa che consuma di più”, ha precisato Claudio Descalzi. Se Eni non si è fatta trovare impreparata è merito anche di una vision lungimirante e di un percorso strategico di diversificazione “sia come geografie sia come accesso all’energia” a cui guarda da anni. Nella sua analisi l’AD ha inoltre rilevato come ogni Paese Ue disponga di un diverso mix energetico: “La Francia ha il nucleare, la Germania eolico e carbone. E poi c’è stato un forte afflusso di gas dagli Stati Uniti e un passaggio rapido ai rigassificatori”. In Italia “lo abbiamo fatto con Piombino, e siamo stati i più veloci di tutti: per adesso abbiamo sostituito il 50%, arriveremo a fine anno con l’80%”.
Claudio Descalzi: garantire la sicurezza energetica senza arretrare negli obiettivi di sostenibilità
L’AD Claudio Descalzi al Sustainable Future Forum 2023 ha rimarcato inoltre la necessità di lavorare per comprare energia a costi più bassi fondamentale. In quest’ottica l’esperienza di Eni insegna come fondamentale sia anche l’approccio che si sceglie di adottare: basti pensare al “rapporto di alleanza sull’energia” che Eni ha sviluppato con l’Africa che, diversamente da un “rapporto venditore-compratore”, si caratterizza per la capacità di creare valore reciproco e maggiori benefici anche di natura socio-culturale. L’obiettivo di garantire la sicurezza energetica non deve però tradursi in una scusante per giustificare un arretramento nel percorso per la transizione energetica, anche in considerazione di come stia diventando sempre più urgente contrastare efficacemente il climate change: l’AD Claudio Descalzi lo ha rimarcato nel corso dell’evento spiegando come Eni, nonostante l’influenza degli avvenimenti geopolitici sullo scenario energetico globale, abbia rafforzato comunque l’impegno per il raggiungimento degli obiettivi Net Zero. “Abbiamo investito 3 miliardi nelle rinnovabili. Nel 2026 raggiungeremo 7 gigawatt tra solare ed eolico, nel 2030 saranno più di 15”, ha ricordato l’AD ribadendo l’importanza di “garantire la sicurezza energetica senza arretrare negli obiettivi di sostenibilità”.
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