Iren tra economia circolare e transizione: intervista al Presidente Luca Dal Fabbro

Come evidenziato da Luca Dal Fabbro a “Il Giornale d’Italia”, la transizione energetica è un aspetto di grande centralità poiché “è una grande occasione di sviluppo industriale per l’Europa e per l’Italia”.

Il Presidente di Iren, Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro: investimenti di Iren su acqua, energia fotovoltaica e gestione dei rifiuti

Economia circolare, transizione e sicurezza energetica, indirizzi industriali per l’Italia nei prossimi 10-20 anni: ha affrontato questi argomenti l’intervista rilasciata da Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren, a “Il Giornale d’Italia”, occasione per illustrare alcuni dei punti su cui il Gruppo è maggiormente focalizzato nel medio-lungo periodo. Progetti che prevedono investimenti pari a 12,3 miliardi di euro entro il 2030, come sottolineato dal Presidente. “La transizione energetica è ovviamente uno degli aspetti più importanti, perché è una grande occasione di sviluppo industriale per l’Europa e per l’Italia”, così Luca Dal Fabbro nell’intervista: “Il Gruppo che presiedo sta investendo molto sulla transizione energetica, abbiamo 12,3 miliardi di euro al 2030 investiti tra acqua, energia fotovoltaica, gestione dei rifiuti”. La vision è delineata su due grandi direttrici: la prima, la transizione energetica, e la seconda, la transizione circolare e “quindi l’economia circolare. Le terre rare sono un elemento fondamentale per la transizione sia energetica che digitale. I nostri fotovoltaici, le batterie, sono pieni di terre rare: il tungsteno, il tantalio, il gallio, sostanze di cui si parla poco ma sono vitali per l’economia”, ha dichiarato il Presidente nell’intervista.

Recupero delle terre rare e delle acque: il punto di Luca Dal Fabbro

Proseguendo sul tema delle terre rare, Luca Dal Fabbro ha rimarcato come un terzo del PIL nazionale ne sia direttamente o indirettamente impattato, cioè è funzione dell’importazione delle terre rare”. Il Presidente ha inoltre aggiunto che oltre il 90% della gestione – ovvero estrazione, raffinazione e commercializzazione – è “in mano a un unico Paese, che non è né in Europa né in America. È ovvio che questa leadership nell’approvvigionamento delle terre rare fa sì che l’Europa avrà bisogno di recuperarla e pian piano garantirsi delle direttrici di approvvigionamento preferenziali”. Come evidenziato da Luca Dal Fabbro, alcuni progetti di Iren stanno coinvolgendo proprio il recupero delle terre rare, con investimenti cospicui e già un impianto in costruzione ad Arezzo specifico per il settore. In un’ottica di economia circolare, il Gruppo è inoltre attivo nel recupero e nella valorizzazione delle acque: “Una delle grandi opportunità che ha l’Italia è quella di recuperare le acque reflue, ad esempio, le acque meteoriche, e su questo vanno fatti investimenti importanti. Di 100 gocce che cadono sul territorio italiano, forse 8-9 vengono raccolte, il resto viene disperso”. Si tratta di “una ricchezza importante che non possiamo più permetterci di perdere, quindi dobbiamo trattenerla e valorizzarla”, ha specificato il Presidente in conclusione.

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