L’artista franco-tunisino JR ha affisso dei maxi-ritratti in piazza Duomo raffiguranti i volti di anziani che ridono, guardano, ammiccano e scrutano i passanti. Molti di questi vengono da 40 RSA coinvolte in Ciao!, iniziativa promossa da Fondazione Amplifon, Onlus presieduta da Susan Carol Holland.
Susan Carol Holland: i volti degli anziani di Ciao! in mostra a piazza Duomo
Le oltre 1.000 facce che dal 31 gennaio al 14 febbraio hanno scrutato i passanti di Piazza Duomo, come parte dell’opera ideata dall’artista franco-tunisino JR, appartengono agli ospiti di 40 RSA italiane facenti parte del progetto Ciao!. Quest’ultimo è stato avviato da Fondazione Amplifon, la Onlus presieduta da Susan Carol Holland che ha deciso di supportare l’iniziativa promossa dal Comune di Milano e Arts For, con la collaborazione del Museo del Novecento, dell’Ufficio Arte negli spazi pubblici e del Municipio 4. “Noi abbiamo fatto il Novecento. C’è un nuovo secolo da scrivere. Ora tocca a voi”, recita la scritta che accompagna i ritratti sulle facciate del Museo del Novecento e del Secondo Arengari. Intitolata “Inside Out”, è stata una delle opere partecipate più grandi al mondo.
Susan Carol Holland: gli anziani sono un patrimonio della società
L’installazione realizzata dall’artista JR ha come scopo quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del ruolo degli anziani, di mettere a confronto le diverse generazioni e valorizzarne il patrimonio umano. Tra i volti ritratti dall’artista ci sono anche quelli di diversi anziani dell’associazione ViviDown e della Comunità di Sant’Egidio, così come quelli di alcuni rifugiati ucraini che sono stati accolti in Moldavia dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite nell’ambito di un progetto realizzato in comunione con Fondazione Amplifon. “Gli anziani sono un patrimonio della nostra società e questa iniziativa, attraverso la bellezza dell’arte, offre alla città e al Paese il loro sguardo affinché possa essere di ispirazione per tutte le generazioni”, ha dichiarato la Presidente Susan Carol Holland.
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