Le priorità strategiche di Eni restano confermate, l’AD Claudio Descalzi: “Continueremo a investire per assicurare la stabilità e regolarità delle forniture per soddisfare il fabbisogno energetico e per decarbonizzare le nostre attività e l'offerta ai clienti, mantenendo la disciplina finanziaria indispensabile per garantire ritorni attrattivi agli azionisti”.
Il 2022 di Eni: l’AD Claudio Descalzi sottolinea il valore dei risultati operativi e finanziari
L’AD Claudio Descalzi, parlando dei risultati registrati da Eni nel 2022, ne ha ricordato il “forte impegno nel progredire nei nostri obiettivi di sostenibilità ambientale, ma anche nel garantire la sicurezza energetica all'Italia e quindi all'Europa, costruendo una diversificazione geografica e delle fonti energetiche”. L’AD non a caso ha definito “eccellenti” i risultati operativi e finanziari raggiunti lo scorso anno “così come la capacità di garantire in tempi rapidi forniture stabili all'Italia e all'Europa e il progresso nei piani di decarbonizzazione”. Nel 2022, ha sottolineato Claudio Descalzi nel suo commento, “abbiamo concluso una serie di accordi e di attività per rimpiazzare in modo definitivo il gas russo entro il 2025, potendo contare sulle nostre solide relazioni con i Paesi produttori e sul nostro modello di sviluppo accelerato che ci consentiranno di incrementare i flussi di gas da Algeria, Egitto, Mozambico, Congo e Qatar”: basti pensare alle operazioni portate avanti di recente come quella “con la società di stato libica Noc per lo sviluppo del progetto ‘Strutture A&E’ e i recenti successi esplorativi nelle acque di Cipro, Egitto e Norvegia” che “andranno a rafforzare la diversificazione geografica della nostra catena integrata di forniture”. La pronta reazione alla crisi del gas e l’integrazione con le attività upstream sono stati “un importante fattore alla base dei risultati del settore GGP, in grado di onorare gli impegni di vendita diversificando le fonti”.
Claudio Descalzi: progressi negli obiettivi di sostenibilità ambientale e nel garantire la sicurezza energetica
Sicurezza energetica e sostenibilità ambientale: nell’analisi sui risultati 2022 di Eni l’AD Claudio Descalzi si è soffermato anche sulla performance di Plenitude, che lo scorso anno ha raggiunto 2,2 GW di capacità rinnovabile, il “doppio dello scorso anno”: ad affiancarla nel portare avanti il piano di azzeramento delle emissioni dei clienti anche la neo costituita Eni Sustainable Mobility che “facendo leva sulla forte presenza nel settore dei biocarburanti, offrirà soluzioni per una mobilità sempre più decarbonizzata ai clienti in Italia e in Europa”. In un contesto di mercato favorevole dunque i risultati 2022 “sono stati sostenuti dalla disciplina finanziaria e dal controllo dei costi, dall’efficacia operativa e dall’attenta gestione dei rischi derivanti dalla volatilità dei prezzi e dalla carenza di offerta”: Claudio Descalzi ha evidenziato in particolare la “forte generazione di cassa organica che con un flusso di 20,4 miliardi di euro ci ha permesso di finanziare gli investimenti e la crescita, di ridurre il rapporto di indebitamento al minimo storico di 0,13 e di remunerare gli azionisti con 5,4 miliardi di euro attraverso i dividendi e l’esecuzione di un programma accelerato di riacquisto delle azioni proprie”. I numeri registrati da Eni lo scorso anno permettono dunque di riconfermare le priorità strategiche: “Continueremo a investire per assicurare la stabilità e regolarità delle forniture per soddisfare il fabbisogno energetico e per decarbonizzare le nostre attività e l’offerta ai clienti, mantenendo la disciplina finanziaria indispensabile per garantire ritorni attrattivi agli azionisti”.
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