È stata completata il 1° settembre 2022, ad Atene, l'acquisizione di Depa Infrastructure da parte di Italgas: per l'AD Paolo Gallo "una nuova importante pagina della nostra storia".
Paolo Gallo: Italgas sbarca in Grecia, focus sull'operazione
"Siamo partiti quasi 3 anni fa e ora chiudiamo questa acquisizione che per Italgas è un'importante pietra miliare. In settembre celebreremo i nostri 185 anni, siamo stati fondati quando l'Italia non esisteva. Oggi cominciamo a scrivere una nuova importante pagina della nostra storia": sono le dichiarazioni di Paolo Gallo, Amministratore Delegato di Italgas, in seguito all'ufficializzazione dell'acquisizione di Depa Infrastructure, Gruppo che gestisce gran parte della rete di distribuzione del gas in Grecia. 733 milioni di euro previsti per la chiusura dell'operazione, con 1,2 miliardi di investimenti messi in campo da Italgas nell'arco di sette anni. L'accordo è stato siglato presso l'Ambasciata Italiana di Atene ad opera dell'AD Paolo Gallo e del Ministro dell'Energia Kostas Skrekas. Presente anche l'Ambasciatrice Patrizia Falcinelli.
Paolo Gallo: sviluppo infrastruttura e utilizzo di gas diversi, gli obiettivi in Grecia
"Inizia una nuova fase fatta di intenso lavoro e sviluppo che affronteremo con l'entusiasmo di sempre", ha aggiunto Paolo Gallo a margine dell'acquisizione, enfatizzando come l'obiettivo sia "mettere la nostra esperienza e il nostro know-how tecnologico a disposizione del Paese per realizzare un'infrastruttura di eccellenza e con essa contribuire a cogliere gli obiettivi di phase-out da carbone e lignite fissati dal Governo in coerenza con quelli dell'UE". In un contesto, quello ellenico, in cui l'attività di distribuzione del gas può ancora beneficiare di ampi margini di sviluppo, l'apporto di Italgas sarà dunque anche quello di mettere a disposizione innovazione e investimenti a beneficio dell'intera infrastruttura. Non a caso il Gruppo ha previsto di investire 1,2 miliardi di euro in Grecia per i prossimi sette anni, su 8 miliardi di investimenti totali. L'infrastruttura, ha specificato Paolo Gallo, deve puntare ad essere "smart, digitale e flessibile", così da poter gestire e distribuire gas diversi come il bio-metano e l'idrogeno verde. Il faro rimane quello della transizione energetica.
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