Cristina Scocchia ha ripercorso le esperienze professionali maturate nel corso della sua carriera, riflettendo anche sull'importanza di trovare aziende in grado di riconoscere e premiare il merito.
Cristina Scocchia parla degli esordi in Procter&Gamble
In Italia solo il 3% dei ruoli di Amministratore Delegato è ricoperto da donne, con un'età media di top manager che supera i 58 anni. È assai poco frequente, inoltre, che i dirigenti al vertice arrivino dalla gavetta, leggasi stage o esperienze simili. C'è chi però è riuscito a invertire questa rotta puntando su grande dedizione, capacità e anche un pizzico di fortuna. Così come raccontato da Cristina Scocchia in un'intervista rilasciata al "Corriere della Sera", in cui la manager, AD di Illycaffè, si è soffermata sul proprio percorso professionale e, in generale, sulle sfide da affrontare per farcela. "I miei genitori sono insegnanti. Studiare a Milano alla Bocconi è stato già un sacrificio", ricorda: "Fare uno stage gratuito per me era impensabile. Ho lavorato sodo ma sono stata anche fortunata nel trovare una società, Procter&Gamble, con una forte cultura del merito, in Italia purtroppo non è sempre così". Nella multinazionale "ho trovato un tirocinio dove sono stata messa subito alla prova. Mi sono occupata di strategie e di marketing. Niente di complesso. Ma ho ricoperto incarichi e mansioni pari a un neo assunto e quindi sono stata anche retribuita. Cosa rara all'epoca". Ricordando come quel tirocinio sia stato un vero e proprio trampolino di lancio, Cristina Scocchia ha evidenziato come in Italia "poche aziende siano in grado di riconoscere e premiare il merito".
Cristina Scocchia, la carriera in l'Oréal Italia, KIKO Milano e Illycaffè
Come raccontato da Cristina Scocchia, dopo la Laurea in Economia e Commercio riesce anche a completare un Dottorato di Ricerca in Economia Aziendale presso l'Università di Torino. "Ho lavorato per 16 anni per una multinazionale che non solo mi ha formato ma mi ha permesso di crescere", spiega nell'intervista: "Quando ho cominciato il Dottorato ero a Ginevra, ho trovato nell'università di Torino i migliori corsi in economia aziendale. Mi sono iscritta e sono riuscita a conseguire un Phd da remoto, continuando a lavorare in azienda". Nel frattempo, nel 2013, passa a l'Oréal, che la nomina AD della divisione italiana a Torino: "Una parte della mia famiglia vive a Torino. È una città in cui vengo molto spesso e che amo molto. Gli anni in L'Oréal sono stati preziosi, per la prima volta mi viene offerta l'opportunità di guidare un'azienda". Cristina Scocchia riesce a rilanciare la filiale e riportare i conti in crescita. Successivamente entra in KIKO Milano, sempre nel ruolo di AD, per poi approdare a gennaio 2022 in Illycaffè. In che modo, oggi, porta avanti i suoi valori e ideali nel lavoro? "I nostri tirocinanti sono tutti retribuiti. Come lo erano in KIKO", specifica al "Corriere della Sera": "Alcuni di questi stanno facendo carriera. Auguro loro di poter raggiungere qualsiasi traguardo abbiano in mente". Un commento, infine, sull'importanza dell'equilibrio tra lavoro e vita personale. "Credo nell'importanza di ritagliarsi dei break d'estate così come durante l'anno per ricaricare le pile e dedicare più tempo alla famiglia, agli amici e alle nostre passioni. Ovviamente oneri e onori, se sei l'AD di un'azienda o comunque ricopri posizioni di responsabilità credo sia importante essere disposti a essere rintracciati e a intervenire per urgenze importanti".
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