I fondi europei vanno utilizzati per unire Nord e Sud anche sulla produttività. Se non si agisce rapidamente, a pagarne le conseguenze sarà l'economia italiana tutta. L'analisi di Gianni Lettieri sul quotidiano "La Discussione".
Gianni Lettieri: "Fondi vanno spesi il prima possibile, evitare gli errori del passato"
Spendere in maniera efficiente e soprattutto rapida le risorse del PNRR per cogliere un'occasione "imperdibile": riequilibrare il divario tra Nord e Sud Italia e rilanciare così l'economia italiana. Per Gianni Lettieri non ci sono alternative: i fondi europei dovranno essere investiti con un obiettivo ben preciso, ossia aumentare la competitività dei territori del Mezzogiorno. E le infrastrutture ricopriranno un ruolo centrale. Il Presidente di Atitech ne ha parlato in una recente intervista rilasciata al quotidiano "La Discussione". "Se non crescerà il meridione non crescerà il Paese - avverte Gianni Lettieri - per decenni il Pil del Nord è cresciuto al 3/4% l'anno, quindi un buon numero, ma sommato a quello del Mezzogiorno, faceva crollare miseramente il dato nazionale al di sotto dell'uno per cento. Vi è, dunque, l'assoluta necessità di unire il Paese, anche sulla produttività". Sarà fondamentale, aggiunge l'imprenditore, non ripetere gli errori commessi in passato con i fondi strutturali della Comunità Europea, con buona parte di quelli destinati al Sud disimpegnati e dirottati poi verso altri Stati membri.
Gianni Lettieri: "Realizzare infrastrutture per attrarre investimenti nel meridione"
Tuttavia, a preoccupare il Patron di Atitech non sono solo le difficoltà delle PA locali, ma anche il tipo di indirizzo che finora i governi hanno mantenuto nei confronti dei territori meridionali: "Una volta il pensiero era che gli incentivi potessero apportare benefici. È sicuramente vero ma non rappresentano il tassello che fa decidere ad un imprenditore di investire nel Sud". Per Gianni Lettieri è necessario che il Governo si impegni per realizzare nuove infrastrutture e attrarre così gli investimenti del PNRR: "Strade, Alta Velocità, aeroporti che funzionano: è questo che serve al Mezzogiorno. Puoi avere tutti gli incentivi del mondo, ma senza un territorio competitivo l'azienda è destinata a fallire". Interventi che, aggiunge, dovranno essere realizzati nel minor tempo possibile se si vogliono limitare gli effetti del conflitto russo-ucraino, una "tragedia inaspettata" che sembra destinata a continuare: "Dal punto di vista economico il trascorrere del tempo porta seri problemi, soprattutto per l'impennata dell'inflazione - commenta Gianni Lettieri - le aziende erano abituate a lavorare da anni con i tassi d'interesse bassi che adesso cominciano a salire, il debito avrà costi più alti e frenerà gli investimenti".
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