Private Banking e mercati finanziari: il blog di Banca Generali dedicato al settore

Banca Generali: l’articolo condiviso dall’Istituto di Private Banking prende in analisi le tipologie di mercati finanziari in Italia, i soggetti e gli strumenti presenti.

Private Banking e mercati finanziari: il contributo di Banca Generali

“Salgono, scendono, influenzano l’economia e sono ormai stabilmente al centro delle cronache di giornali e telegiornali: in altre parole, i mercati finanziari condizionano la nostra quotidianità”: Banca Generali, Istituto leader nel Private Banking, prosegue con gli articoli di approfondimento dedicati al settore finanziario. Una recente analisi ha esaminato il funzionamento dei mercati finanziari, le tipologie esistenti e i soggetti che vi operano. Come evidenziato dall’Istituto, “i mercati finanziari sono spazi dove è autorizzata ed è possibile la compravendita di diversi strumenti finanziari come azioni, obbligazioni, derivati e altro ancora”: si tratta, ormai da tempo, di luoghi “non più fisici, ma piattaforme informatiche dette ‘sedi di negoziazione’. All’interno di essi si intersecano le proposte di compravendita”. Sono tre le tipologie in Italia: i mercati regolamentati, ovvero “sistemi dove le proposte di compravendita degli asset finanziari vengono immesse da più intermediari, in modo autonomo o per conto terzi”; i sistemi multilaterali di negoziazione (MTF), analoghi ai mercati regolamentati ma, spiega Banca Generali, “possono essere gestiti anche da Banche o SIM, con la clausola che si tratti di soggetti autorizzati”; infine gli internalizzatori sistematici, costituti da “Banche abilitate al servizio di investimento  e di negoziazione di asset finanziari per conto proprio e che esegue gli ordini del cliente” e quindi “al di fuori di un mercato regolamentato o di un MTF”, come segnalato dall’Istituto di Private Banking.

Banca Generali: l’analisi fornita dall’Istituto leader nel Private Banking

L’articolo di Banca Generali si concentra poi su quali sono i soggetti dei mercati finanziari. Tra questi figurano gli emittenti che, per il finanziamento delle proprie attività, “emettono strumenti finanziari atti alla circolazione e quindi a essere scambiati su un mercato”: “Le imprese organizzate in forma di società di capitali, gli enti pubblici e lo Stato sono i più importanti emittenti di strumenti finanziari”, specifica l’Istituto di Private Banking. Vi sono poi gli investitori che “si recano sul mercato per reperire ed effettuare la compravendita di strumenti finanziari” e gli intermediari che facilitano “l’incontro tra emittenti e investitori, favorendo la trasformazione del risparmio in investimenti produttivi”, prosegue Banca Generali. Diversi, inoltre, gli strumenti negoziati: si tratta di “contratti aventi per oggetto diritti e prestazioni di servizi di natura finanziaria” e, tra i più noti, figurano le azioni e le obbligazioni. Tali contratti permettono il trasferimento di risorse finanziarie tra un soggetto creditore e un soggetto debitore – come nel caso delle Obbligazioni, “strumenti con cui l’emittente raccoglie capitale di debito dagli investitori, riconoscendo generalmente interessi periodici, le cedole, e il rimborso del capitale a scadenza” – oppure il trasferimento di rischi finanziari tra soggetti diversi: è questo il caso dei Derivati, “strumenti con cui ad esempio le controparti in un’operazione commerciale possono regolare un certo rischio futuro quale ad esempio la variazione del prezzo del bene oggetto dell’operazione”, osserva in conclusione l’Istituto di Private Banking.

Commenti