Non lavorare per fare carriera, formarsi in sinergia con il team, condividere la visione: l'AD Claudio Descalzi a Villa Blanc incontra gli studenti della Luiss Business School.
Leadership e formazione: la vision dell'AD Claudio Descalzi
"Si deve stare in una società per lavorare e costruire. Costruire sé stessi. Poi si deve dare un servizio. Il concetto di base è lavorare per l'azienda e per sé stessi": l'AD di Eni Claudio Descalzi lo ha sottolineato lo scorso 9 febbraio parlando agli studenti della Luiss Business School nell'ambito del ciclo di incontri Leader 4 Talent. In dialogo con il Direttore Paolo Boccardelli, l'AD di Eni si è espresso su diverse tematiche invitando gli studenti della scuola di alta formazione di Roma a riflettere sull'importanza di investire negli altri per riuscire a diventare protagonisti di una crescita professionale di rilievo: "Non si fa carriera perché il capo ti sceglie, ma perché è la tua comunità a sceglierti. Se sei dietro gli altri e sei un leader, li sorreggi. Dare delle soluzioni agli altri è un buon punto di partenza per costruirsi in un'azienda. Concettualizzate le cose, aiutate gli altri, supportateli e senza accorgervene, sarete un punto di riferimento per la vostra comunità. A quel punto, l'ultimo passo è non montarsi la testa". Secondo Claudio Descalzi un buon leader, mai come oggi chiamato ad affrontare sfide per cui è necessario un lifelong learning, deve essere consapevole che "chi occupa una posizione importante non è mai solo": le competenze sono "già nell'azienda" e per questo è fondamentale "stare a contatto con i propri collaboratori, attingendo ai loro saperi per farsi spiegare le cose". È anche da lì che arriva l'aggiornamento: "Ma bisogna anche coltivare la vocazione e quella curiosità di imparare per poter parlare la stessa lingua". E sempre nel team nasce "uno dei momenti più importanti nella vita di un leader": quello in cui si ha la visione, in cui si vede la direzione che l'azienda dovrà intraprendere. Lì "capisci come anticipare le mosse" spiega l'AD di Eni: "La soddisfazione è impagabile, ma lo è davvero solo se la condividi con gli altri perché vedi il futuro con gli altri, per gli altri".
Non inseguire ma anticipare il cambiamento: l'invito dell'AD Claudio Descalzi
Per riuscire a vincere le sfide della complessità contemporanea bisogna anticipare il futuro, non inseguirlo: questo il messaggio lanciato agli studenti dall'AD di Eni Claudio Descalzi che, nel corso del suo intervento, ha parlato di diversi argomenti. Leadership, formazione, ma anche Africa e caro energia. Senza dimenticare la transizione energetica: l'attenzione è alta ma "deve essere fatta in modo corretto e senza ideologie" perché per centrare l'obiettivo "abbiamo bisogno di tutte le tecnologie". È dal 2014 che Eni guarda in questa direzione: per riuscirci è stato necessario voltare pagina dal punto di vista tecnologico. Non lo ha fatto inseguendo un trend perché "una società che segue i cambiamenti ha già perso": al contrario bisogna anticipare il futuro. E sull'Africa e i rapporti con l'Europa, Claudio Descalzi ha parlato di "un connubio di energia e sviluppo, che richiede trasparenza e leadership". Eni lavora in Libia dal 1959 ed è rimasta attiva anche durante il periodo di conflitto che ha interessato il Paese a partire dal 2014: "Abbiamo investito nel Paese, riducendo il profitto e dando valore, formando personale locale, con un orientamento di double flag, in cui la bandiera del Paese che ci ospita è un simbolo della nostra consapevolezza e rispetto".
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