Stefano Donnarumma: i progetti di Terna per una rete elettrica stabile e sicura

4,3 miliardi di euro, in dieci anni, per la sicurezza, lo sviluppo delle interconnessioni e il rinnovo dell'infrastruttura elettrica nazionale: il "Corriere della Sera" intervista Stefano Donnarumma, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna.

Stefano Donnarumma

Stefano Donnarumma: la condivisione alla base del sistema energetico internazionale

Intervistato dal "Corriere della Sera", l'AD e DG di Terna Stefano Donnarumma ha fatto il punto della situazione sui progetti di medio-lungo periodo intrapresi dal Gruppo su transizione energetica, sostenibilità e sicurezza dell'infrastruttura elettrica. Ambiti in cui l'AD e DG porterà avanti nuovi indirizzi strategici anche in virtù della recente nomina a Presidente di GO15 per l'anno 2022. "Il primo tema è sicuramente quello relativo alla resilienza delle reti", così nell'intervista, nella quale ha evidenziato come il sistema elettrico nazionale, a inizio gennaio, abbia risposto bene nei confronti di "un guasto a un impianto in Croazia che ha portato a un blackout in quel Paese": "Per fortuna quando l'incidente si è propagato ed è arrivato al confine, i nostri sistemi di difesa, assieme a quelli francesi, hanno evitato la propagazione nel resto d'Europa". Stabilità è dunque una parola chiave nelle attività intraprese da Terna, ma non solo: come illustrato da Stefano Donnarumma, infatti, un ruolo importante è anche quello dell'interrelazione con i Paesi esteri. In tal senso acquisisce maggiore rilevanza il lavoro svolto in GO15: "La condivisione è alla base del suo funzionamento. Ci scambiamo informazioni, condividiamo soluzioni tecniche e tecnologiche. Tutti siamo tesi a trovare soluzioni innovative per risolvere o prevenire problematiche. E questo lavoro continuo pone le basi per quello che sarà lo scenario energetico del futuro".

Stefano Donnarumma: 18 miliardi nel Piano decennale di Terna, 4,3 per stabilità e sicurezza

"Il GO15 è parte integrante del processo della transizione energetica perché è proattivo con i decisori", ha aggiunto Stefano Donnarumma, "e ha avviato un dialogo continuo con tutte le istituzioni, sia nazionali sia globali, per far capire l'importanza dell'infrastruttura di rete, che riveste un ruolo centrale se si vuole arrivare alla completa decarbonizzazione". Terna si colloca così in un sistema di condivisione di buone pratiche sui temi della transizione energetica e delle infrastrutture di rete elettrica: a tal proposito, ha osservato l'AD e DG, gli sforzi sono convogliati per "rendere le reti capaci di ricevere l'energia prodotta dalle fonti rinnovabili e di gestirla in maniera stabile e sicura". Per tale ragione, "servono impianti e sistemi di accumulo, siano essi elettrochimici come le batterie o pompaggi idroelettrici, in grado di compensare le variazioni di produzione di solare ed eolico". Molta tecnologia "è già disponibile" e Terna "ha un Piano decennale che prevede 18 miliardi di investimenti, con il 10% destinato esclusivamente all'innovazione". Ricordando, altresì, la centralità delle tecnologie e del capitale umano, Stefano Donnarumma ha rimarcato come la rete di trasmissione nazionale sia "già molto avanzata e connessa con tanti Paesi (Francia, Austria, Montenegro, Grecia) ed entro il 2028 lo sarà anche con la Tunisia". Il Gruppo investirà circa 4,3 miliardi di euro, in dieci anni, su sicurezza, interconnessioni e rinnovo delle reti, ed è già al lavoro per rafforzare i collegamenti con Austria, Francia e Grecia. "L'Italia è ovviamente il cuore delle nostre operazioni", ha dichiarato in conclusione, "siamo i registi della transizione energetica del nostro Paese".

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