Gianni Lettieri lancia ancora una volta l'allarme sulle finanze del Comune di Napoli. Se il Governo non interverrà, ha detto il Presidente di Atitech, il disavanzo continuerà a impedire la ripartenza della città.
Gianni Lettieri: due le opzioni per far ripartire Napoli
In un momento storico per il Paese, che registra forti segnali di ripresa e si avvia al post-pandemia, la città di Napoli rischia di rimanere ancora più indietro. Il motivo è presto detto, e si chiama disavanzo. Le casse del Comune continuano infatti ad essere in estrema sofferenza. A richiamare l'attenzione sul problema è Gianni Lettieri, Presidente di Atitech e Presidente dell'Unione degli industriali della città. Con l'elezione di Manfredi il Governo si era detto propenso ad un piano salva Napoli, ma al momento ancora non si è giunti ad una soluzione. L'ipotesi migliore, secondo l'imprenditore, è che Roma riconosca e si accolli il disavanzo, che oggi ammonta a circa 2,5 miliardi di euro. In caso contrario, per il Comune di Napoli l'unica opzione rimasta sul tavolo sarebbe quella del dissesto. "Manfredi è una persona seria e perbene, se andasse avanti ancora per qualche mese poi la responsabilità ricadrebbe sulle sue spalle e non sarebbe giusto - ha detto Gianni Lettieri - Il disavanzo è arrivato a livelli inconcepibili ed è per questo che se non arrivano risposte veloci e concrete dal Governo l'unica alternativa è dichiarare dissesto".
Gianni Lettieri: "Dissesto un'eredità troppo pesante per i napoletani"
Nonostante si tratti di una strada che nel breve periodo comporta una certa dose di difficoltà, in mancanza di risorse da Roma, il dissesto appare tuttavia come l'ultima ancora di salvezza: "All'inizio il territorio ne soffrirebbe di sicuro ma poi si libererebbero risorse e la città potrebbe finalmente ripartire - spiega Gianni Lettieri, che poi aggiunge - dalle crisi nascono le opportunità, bisogna troncare con il passato perché è un fardello economico troppo pesante da lasciare sulle spalle dei napoletani per i prossimi 20-30 anni". L'importante è agire subito e consentire alla città di ripartire al più presto. Al momento, infatti, Napoli è alle prese con diversi tavoli di crisi, tra cui spicca la vertenza Whirlpool, un caso che secondo il Presidente di Atitech doveva e poteva essere affrontato in maniera diversa: "L'errore commesso è stato perdere troppo tempo a cercare qualcuno che facesse una riconversione - sottolinea Gianni Lettieri - bisognava trovare un imprenditore anche piccolo, giovane che avesse voglia di crescere, costringere Whirlpool ad affidargli un contratto per la fornitura di lavatrici ad un prezzo prestabilito e rispettando qualità e tempi di consegna. Whirlpool avrebbe accettato - conclude - perché l'unico interesse è avere merce a prezzi competitivi e di qualità".
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