Le grandi imprese sono le "locomotive" del Paese, ma serve una decisa opera di semplificazione della burocrazia, ha dichiarato l'AD e DG di Terna Stefano Donnarumma.
Stefano Donnarumma: "Mettere a fattore comune le competenze"
Per raggiungere i nuovi obiettivi europei sul clima l'Italia ha bisogno del contributo di tutti gli attori coinvolti nel processo di transizione. Ascolto e confronto devono essere le parole d'ordine. Al centro di questo approccio sistemico le grandi aziende, che sono le locomotive della ripartenza. A dirlo è Stefano Donnarumma, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna. Intervenuto al dibattito "La sfida della transizione ecologica", ha sottolineato la complessità del percorso che attende il Paese: "Nella transizione ecologica gli attori che entrano in campo sono tanti, le infrastrutture sono tante. Quindi ci sono possibili integrazioni, percorsi congiunti, paralleli. Un tema anche di competenze. Mettere a fattor comune le competenze, la forza delle aziende, delle organizzazioni per andare tutti nella stessa direzione". Un processo in cui realtà come Terna hanno le potenzialità per assumere il ruolo non solo di abilitatori della transizione, ma anche del rilancio economico post-Covid: "Molte sono le persone che al governo ascoltano e dialogano con noi, aziende infrastrutturali grandi, importanti - ha dichiarato Stefano Donnarumma - perché capiscono l'importanza dei suggerimenti che noi possiamo dare sui piani, piuttosto che delle proposte che possiamo fare sui progetti".
Stefano Donnarumma: "Su snellimento procedure la direzione è quella giusta"
Le grandi aziende possono apportare un contributo decisivo anche nell'esecuzione dei piani del Pnrr, aggiunge Stefano Donnarumma: "Penso che in qualche modo queste organizzazioni possano essere anche un riferimento per la moltitudine di attori che entreranno in campo". Tuttavia, per accelerare realmente sulla transizione, il Paese necessita anche di una profonda semplificazione a livello burocratico, spiega l'AD e DG di Terna: "Bisogna essere rigorosi, non darsi alibi, darsi dei tempi e misurarsi sui risultati. Per fare questo bisogna semplificare i processi decisionali, snellire la burocrazia". Il rischio è quello di rallentare gli investimenti in chiave green, ritardando l'indipendenza energetica del Paese con conseguente aumento delle bollette. Il manager appare ottimista sul futuro: "Siamo su un buon percorso e riconosciamo gli sforzi fatti finora - ha detto Stefano Donnarumma - Si tratta di un impegno veramente molto grande e importante ed esistono ancora, a mio avviso, delle possibilità di semplificazione ma sono certo che il governo stia andando in quella direzione".
Commenti
Posta un commento