Dai centri specializzati in avvelenamenti, come quello di competenza di ICS Maugeri S.p.A., arrivano dati agghiaccianti sull'aumento di casi di intossicazione volontaria tra gli adolescenti.
ICS Maugeri S.p.A.: sempre di più i minorenni che tentano il suicidio per auto-avvelenamento
È un fenomeno di cui si parla ancora troppo poco e che purtroppo è in forte crescita. Giovani, anzi giovanissimi, che provano a togliersi la vita ingerendo sostanze tossiche facilmente reperibili nelle proprie case. A dare l'allarme è stato il centro antiveleni controllato da ICS Maugeri S.p.A. Carlo Locatelli, Direttore del Centro Antiveleni e Centro nazionale di informazione tossicologica dell'Ircccs Maugeri di Pavia, commenta la questione sottolineando che si tratta di un "fenomeno grave" che "la nostra società non deve ignorare". Ciò che più preoccupa è il fatto che i ragazzi attingano a prodotti presenti in ogni casa, e quindi di facile accesso, come la candeggina e il paracetamolo, per ingurgitarli e porre fine alla propria esistenza. Anche l'acido muriatico e lo shampoo sono tra le sostanze privilegiate per farsi del male. Il più utilizzato è il paracetamolo, il quale nelle prime 24 ore provoca vomito, ma nelle 24-48 ore successive porta ad un aumento delle transaminasi e culmina in epatite acuta. Qualora il paziente non ammetta di aver assunto paracetamolo, c'è il rischio che i medici non si accorgano in tempo della situazione clinica e l'epatite non possa più essere curata.
I dati di ICS Maugeri S.p.A.: numeri raddoppiati dall'inizio della pandemia
Secondo i dati pubblicati dal Centro Antiveleni di ICS Maugeri S.p.A., da quando è iniziata la pandemia i casi di intossicazione volontaria sono quasi raddoppiati. Se nel primo semestre degli anni scorsi il numero di vittime di suicidio per auto-avvelenamento tra gli adolescenti si aggirava intorno a 48-50, nella prima metà del 2021 si è passati a una media di 86-100 casi, segno evidente delle conseguenze che i lockdown hanno avuto sul benessere psicofisico dei ragazzi. Carlo Fraticelli, Direttore del Dipartimento di Salute mentale e Dipendenze dell'Asst Lariana, ha infatti riportato: "Anche noi nella nostra struttura abbiamo riscontrato un aumento di accessi nei pronto soccorso pediatrici, con un aumento delle consulenze degli specialisti di neuropsichiatria infantile e dell'adolescenza. Da gennaio a giugno 2021 abbiamo avuto 166 accessi, in tutto il 2019 erano stati 280, rileviamo quindi un aumento del 30% circa rispetto all'anno pre-pandemia".
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