Ricavi aumentati del 6,4%, mentre gli investimenti segnano un +40,6%: risultati che, sostiene l'AD e DG Stefano Donnarumma, confermano il ruolo da protagonista di Terna nella transizione energetica.
Stefano Donnarumma: il contributo di Terna al rilancio italiano
Nelle ultime settimane sono sempre più concreti i segnali di un'Italia in ripresa. La campagna vaccinale e la ripartenza delle attività hanno dato un forte impulso alla fiducia nei confronti del Paese. Terna è uno dei protagonisti indiscussi del rilancio italiano. A dirlo sono i numeri: il Gruppo guidato da Stefano Donnarumma ha infatti chiuso il primo semestre del 2021 con risultati più che positivi. L'aumento più evidente si è registrato proprio negli investimenti, che rispetto allo stesso periodo del 2020 sono cresciuti del 40,6%, superando quota 360 milioni. Per l'operatore della rete elettrica nazionale, secondo il comunicato ufficiale, si tratta del "livello più alto della storia di Terna per questo periodo dell'anno". Stefano Donnarumma si è detto soddisfatto del contributo che Terna è riuscita ad apportare all'economia italiana: "Terna è il regista della transizione energetica - ha dichiarato l'AD e DG del Gruppo - ed è quindi nel nostro DNA impegnarci quotidianamente a servizio dell'Italia e della collettività".
Stefano Donnarumma: "Nostri investimenti fondamentali per ridurre emissioni"
La forte accelerazione di Terna negli investimenti è necessaria per supportare la transizione energetica del Paese: "Oltre a essere nativamente sostenibili - ha aggiunto Stefano Donnarumma - sono fondamentali per abilitare la decarbonizzazione e per consentire al nostro Paese di raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni e di sviluppo delle fonti rinnovabili anche nel secondo trimestre del 2021". In forte crescita anche il resto degli indicatori economici. Nei primi sei mesi dell'anno i ricavi sono aumentati del 6,4%, arrivando a 1.258,7 milioni di euro. Trend positivo anche per EBITDA ed EBIT, che crescono rispettivamente del 3,9% e del 1,9%, attestandosi a 910,5 e 584,8 milioni. Infine, anche l'utile netto guadagna un +1,9% e raggiunge quota 384,6 milioni di euro. Risultati che si riflettono anche sull'operatività. Durante la prima parte dell'anno il Gruppo guidato da Stefano Donnarumma ha attivato diversi nuovi elettrodotti (Melilli-Priolo, Modena Nord-Modena Est etc.), oltre a intensificare le attività riguardanti i progetti infrastrutturali previsti nell'ultimo Piano Industriale.
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