A2A, nel Piano 2021-2030 priorità a transizione energetica ed economia circolare

Si tratta del primo business plan di A2A con una strategia a lungo termine: 6.000 le assunzioni previste entro il 2030.

A2A

A2A, Renato Mazzoncini: "Queste le basi che consentiranno crescita e rilancio del Paese"

Sarà la "sostenibilità" la parola chiave che guiderà la strategia di A2A per i prossimi dieci anni. La Life Company guidata da Renato Mazzoncini punta decisa su un futuro sempre più green. Con il Piano 2021-2030, annunciato a gennaio, sono 16 i miliardi di euro che il Gruppo ha deciso di investire, di cui il 90% in linea con la realizzazione di 11 dei 17 obiettivi di Sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 ONU. Nello specifico, 10 miliardi di euro saranno dedicati alla transizione energetica e 6 invece allo sviluppo dell'economia circolare. Previste 6.000 assunzioni dirette. L'AD Renato Mazzoncini ha dichiarato che il nuovo Piano "segna un punto di svolta" per la società: "Queste sono le basi solide che ci consentiranno di realizzare infrastrutture strategiche, innovative ed essenziali per la crescita e il rilancio del Paese, di essere ambiziosi e guardare all'Europa - ha dichiarato l'AD di A2A - Il nostro nuovo modello è una visione del mondo condivisa, sostenibile e rispettosa del futuro, a cui vogliamo dare il nostro contributo quotidiano".

A2A: nel nuovo Piano più rinnovabili e meno emissioni

Tra gli interventi più consistenti, in linea con i pilastri del nuovo Piano, il rafforzamento della capacità installata da fonti rinnovabili. Entro il 2030 A2A, sfruttando oltre 4 miliardi tra investimenti e acquisizioni, raggiungerà infatti i 5,7 GW. Uno sforzo che consentirà di diminuire del 47% le emissioni di C02 e dunque di rispettare sia gli obiettivi previsti dall'Accordo di Parigi che quelli definiti dalla Science Based Targets Initiative (Sbti). Sul fronte ambientale, la nuova strategia consentirà di recuperare, sia come materia che come energia, "ulteriori 4,4 milioni di tonnellate di rifiuti", evitando quindi di ricorrere alle discariche. In tema di transizione energetica, oltre alla dismissione degli impianti a carbone entro la fine dell'anno prossimo, A2A intende sviluppare fonti rinnovabili innovative. Numerosi anche gli interventi a supporto del sistema elettrico, che avranno lo scopo di migliorarne resilienza e adeguatezza. Nel Piano spazio anche a indicazioni finanziarie: l'utile netto è previsto in crescita dell'8% medio annuo, con un aumento dei dividendi minimi di almeno il 3%. Mentre il margine operativo lordo è destinato a crescere più di due volte, a oltre 2,5 miliardi di euro a fine periodo.

Commenti