L'impegno di A2A per una Brescia più sostenibile: l'AD e DG Renato Mazzoncini illustra progetti e investimenti green a beneficio della città.
A2A a Brescia, Renato Mazzoncini: 100 milioni di investimenti per teleriscaldamento e termovalorizzatore, per una città green
Inutile parlare di auto elettrica se poi l'energia non viene prodotta con fonti che riducono le emissioni di CO2: a ribadirlo, come riportato in un articolo dell'edizione bresciana del "Corriere della Sera", è Renato Mazzoncini. "Ecco perché ci stiamo concentrando sul processo di decarbonizzazione", ha spiegato l'Amministratore Delegato e Direttore Generale di A2A parlando lo scorso 3 dicembre davanti alla Commissione consiliare Ecologia nella sede del Comune. Le risorse mobilitate dal Gruppo in questa prospettiva, destinate ad aumentare ulteriormente nei prossimi anni, rientrano in un progetto più ampio fondato sulla consapevolezza che per ridurre le emissioni di CO2 si possa impiegare energia anche senza doverla produrre appositamente. In tale prospettiva recuperare altro calore di scarto e trasformarlo in energia rappresenta un passo ulteriore rispetto alla cogenerazione attuale: non a caso lo scorso luglio, in occasione della presentazione del Bilancio di Sostenibilità, A2A ha annunciato investimenti per 100 milioni di euro nel termovalorizzatore di Brescia, per migliorarne ulteriormente l'efficienza. In particolare 70 milioni sono finalizzati al recupero dei fumi del termoutilizzatore per il teleriscaldamento che, come evidenziato da Renato Mazzoncini, costituisce "il principale elemento di decarbonizzazione che possediamo. Da qui l'esigenza di scaldare l'acqua che circola nella sua rete senza produrre emissioni di CO2". L'intenzione è dunque di non disperderne i fumi a 120 gradi e recuperarli per scaldare altra acqua.
A2A, l'AD Renato Mazzoncini: decarbonizzazione, la sfida è elettrificare tutti i consumi per ridurre le emissioni
La strategia green di A2A illustrata dall'AD Renato Mazzoncini prevede inoltre vasche d'accumulo a nord e a sud di Brescia e l'allacciamento all'Alfa Acciai in modo da recuperare energia termica e includerla nella rete entro marzo 2021. Oggi l'88% degli edifici di Brescia è servito dal teleriscaldamento, con i vantaggi che ne derivano: l'obiettivo è far sì che l'impiego di gas e fonti fossili primarie sia sempre inferiore. Ma "per ridurre le emissioni climalteranti la sfida è elettrificare tutti i consumi": spingere sui consumi elettrici è fondamentale per raggiungere gli obiettivi europei di azzeramento della CO2. Fornelli a gas trasformati in piani a induzione, pannelli solari che immagazzinano corrente nelle batterie, sistemi per scaldare l'acqua, l'auto elettrica: aumentano le possibilità di utilizzare le fonti rinnovabili ma oltre agli investimenti massicci "bisogna anche adeguare l'infrastruttura che trasporta e gestisce l'energia". Come sottolineato dall'AD e DG "servono milioni": A2A è pronta a impegnarsi con grandi colossi come Terna. Ma il 73% dei contatori dentro le case bresciane sono monofase a 3 chilowatt e con quelli è impossibile anche solo mettere un piano a induzione: il Gruppo però è pronto ad adeguare la rete alla crescente domanda di consumi elettrici. "È necessario che raddoppiamo la potenza di picco che siamo in grado di erogare", rileva Renato Mazzoncini: per farlo "servono tante cabine primarie in più" e il Gruppo prevede di investire 2 miliardi in questa direzione.
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