Enel nei giorni dell'emergenza Coronavirus: la riorganizzazione del lavoro per garantire la continuità del servizio in sicurezza e le donazioni a sostegno di quanti operano in prima linea. Su Radio24 l'intervista all'AD Francesco Starace.
Coronavirus: l'AD di Enel Francesco Starace parla dell'emergenza a "Si Può Fare" su Radio24
"L'epidemia non ha toccato la rete": l'AD di Enel
Francesco Starace rassicura gli italiani intervenendo nel corso della trasmissione di Radio24 "Si Può Fare". Nell'intervista l'AD racconta di come l'azienda si sia riorganizzata per garantire la continuità del servizio senza che gli operatori incorrano in rischi inutili. In quest'ottica è stata definita
"una priorità delle attività" e quelle al momento non essenziali sono state messe in secondo piano per essere riprese non appena possibile. Sono 36 mila attualmente i professionisti Enel in smart working, di cui 15 mila in Italia: misure prese anche in quei Paesi
"dove il lock-down non è ancora stato adottato". Per i 35 mila lavoratori che operano direttamente nelle centrali, sulle reti, impossibilitati quindi a lavorare da remoto, sono stati definiti sistemi di turnazione appositi nell'ottica di garantire la massima operatività in condizioni di assoluta sicurezza, come ricorda l'AD
Francesco Starace.
Francesco Starace: sostenere e proteggere medici e infermieri, la battaglia è negli ospedali
"Oggi è importante che tutti capiscano che la battaglia è negli ospedali e nei reparti di terapia intensiva e dobbiamo proteggere medici e infermieri":
Francesco Starace, nell'intervista a Radio24, sottolinea l'impegno di quanti operano in prima linea nel fronteggiare l'emergenza.
"Per noi è fondamentale aiutarli" ribadisce l'AD commentando le donazioni già predisposte da Enel: 23 milioni di euro alla Protezione Civile e una serie di collegamenti agli ospedali da campo. E aggiunge come in questi giorni abbia riscontrato tra tutti i professionisti di Enel un
"grandissimo senso di unità e di spirito di servizio, che sono i valori fondanti di questa azienda". La ricerca di unità, dello stare insieme anche nello spazio virtuale è tangibile
"nonostante siamo tutti isolati, nelle nostre case". Ed è sicuro che l'emergenza Coronavirus lascerà "un'incredibile accelerazione della digitalizzazione che ognuno a suo modo sta sperimentando". Per quanto si tratti di
"un evento negativo", potrebbe portare a un'ulteriore svolta:
"Le conoscenze che stiamo acquisendo le sfrutteremo anche quando rientreremo in azienda e questo ci renderà più efficienti e capaci di affrontare una nuova realtà". Anche per rispondere in modo sempre più efficace e tempestivo alle esigenze delle persone che, come ribadisce
Francesco Starace, mai come oggi continuano ad essere prioritarie per Enel.