Alessandro Benetton: sapere imparare dai fallimenti

Solo chi non agisce, chi non ha idee, può considerarsi al sicuro dai fallimenti: Alessandro Benetton si racconta e dimostra che da ogni sbaglio va tratto un importante insegnamento.

Dal management di 21 Invest all'esperienza dell'e-commerce fino al progetto "Sei Milano": Alessandro Benetton parla senza filtri al popolo del web e racconta i fallimenti che hanno caratterizzato la sua carriera e gli insegnamenti che ne ha saputo trarre.
Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: perché non bisogna avere paura dei fallimenti

"Per essere perfetti basta non fare niente. Commettere errori è il modo migliore per imparare": è questo l'insegnamento fondamentale che dà Alessandro Benetton nel suo ultimo video della rubrica "#UnCafféConAlessandro". L'imprenditore, alla guida di 21 Invest, ha deciso di raccontare, senza filtri, il suo rapporto con il fallimento. "Ho fatto un errore. Ho sbagliato. Avevo torto. Sono frasi che tutti abbiamo il terrore di dire", ha sottolineato. I fallimenti, invece, dovrebbero essere occasioni per imparare: d'altronde, solo chi non agisce non sbaglierà mai. Per dimostrarlo in prima persona, Alessandro Benetton ha raccontato alcuni dei suoi fallimenti più eclatanti, che hanno segnato la sua vita personale e la sua carriera di imprenditore. Ha affidato il suo racconto ad un video, condiviso come di consueto anche sulle pagine online del Corriere della Sera, sperando così di poter essere utile anche ad altri. La prima esperienza riguarda la fine degli anni '90 con il sito di e-commerce "Boo.com", tra i primi progetti di investimento dell'imprenditore. "Ero giovane e inesperto. Doveva diventare il primo e-commerce di abbigliamento globale, un'idea innovativa con investitori importanti come Luis Vuitton, fornitori di prestigio come Adidas. Gli ingredienti c'erano tutti. In 18 mesi l'azienda bruciò 185 milioni di dollari e nel giro di un anno fallì": un disastro, come lo ha definito: il motivo è che era troppo presto, non c'erano i mezzi tecnologici per stare al passo con l'idea alla base del progetto, i computer erano lenti e i server andavano continuamente in crash. Da questo errore è nato un importante insegnamento: il tempismo, in molti casi, è fondamentale.

Alessandro Benetton: l'inizio di 21 Invest e l'esperienza "Sei Milano"

L'imprenditore si è quindi focalizzato su altri due importanti step della sua carriera, due dietro front dai quali comunque imparare qualcosa: "Nel 1992 fondai 21 Invest", ha raccontato Alessandro Benetton. "Il team di management mi fu fortemente consigliato dall'alto, io accettai. Era un team di manager esperti, con un curriculum pazzesco, ma c'era un problema: non avevano sposato il progetto e non lo sentivano loro". Da questa esperienza, emerge chiaramente che "la passione e la voglia contano più di un curriculum impeccabile". Dall'esperienza di Alessandro Benetton si evince inoltre come spesso una buona idea possa risultare fallimentare se non si è disposti ad adattarla ai tempi nei quali si vive. Il progetto "Sei Milano" consisteva in una piccola emittente televisiva in grado di puntare a un'idea di giornalismo innovativa, basata su notizie in real time comunicate grazie a una piccola squadra mobile. L'idea è naufragata a causa della carenza dell'attrezzatura e dei mezzi tecnici per agire, così come a causa delle difficoltà burocratiche che rendevano impossibile la formazione dei giornalisti. Da quest'esperienza l'imprenditore ha imparato il valore dell'oggettività: "Mai innamorarsi delle proprie idee".