La carriera e i traguardi raggiunti da Roberto Casula in Eni

Roberto Casula ha coniugato gli studi come ingegnere minerario con un’esperienza di rilievo all’interno di importanti realtà del comparto energetico, arrivando a ruoli di grande responsabilità nel management di Eni.

Dopo la laurea in Ingegneria Mineraria e le prime esperienze in Agip, Roberto Casula arriva in Eni e comincia a ricoprire ruoli di crescente responsabilità, venendo nominato nel 2014 Chief Development Operations & Technology Officer.
Roberto Casula

Roberto Casula, le prime esperienze di lavoro

Roberto Casula nasce a Cagliari nel 1962. Dopo aver concluso gli studi superiori, si laurea in Ingegneria Mineraria nel 1988. Successivamente, trova impiego presso Agip S.p.A., dove rimane fino al 1991. Il suo lavoro consiste nell'amministrazione delle prove di produzione e acquisizione dei dati sui pozzi e nella verifica del comportamento dinamico dei giacimenti di idrocarburi. Nel 1992 si trasferisce presso Agip Angola Ltd, a Luanda, capitale del Paese dell'Africa Centro-Occidentale. In questo nuovo ruolo ha come obiettivo primario la gestione delle operazioni di mantenimento e sviluppo. Nel 1997 Roberto Casula ha l'opportunità di tornare a vivere e lavorare in Italia, occupandosi di un progetto di arrangiamento produzione e sviluppo interno a Eni S.p.A.

Gli incarichi recenti di Roberto Casula

Roberto Casula cambia nel 2000 la propria posizione lavorativa in Eni, avanzando nella scalata ai vertici del Gruppo. Prima è Responsabile dei Servizi Tecnici di progetto in Iran e, successivamente, viene nominato manager delle fasi 4 e 5 del programma noto come Giant South Pars Gas. Dovendo controllare in prima persona lo svolgimento di questo secondo progetto, si trasferisce a Teheran, in Iran. Rientrato in Italia nel 2004, si sposta poi nuovamente a Tripoli, in Libia. Dapprima è attivo come Managing Director per il Nord Africa e successivamente come Senior Vice President della Regione Sub-Sahariana. A partire dal 2011 Roberto Casula porta Eni a concludere importanti accordi commerciali in numerosi Stati dell'Africa. Grazie al lavoro svolto, nel 2014 viene quindi nominato Chief Development Operations & Technology Officer. In questa veste può interagire in prima persona con l'Amministratore Delegato per le attività tecniche, operative, di progetto e di ricerca e sviluppo.