Le migliori foto di Francesca Dellera negli scatti di Helmut Newton, André Rau e Dominique Issermann
Francesca Dellera, bellezza del mondo della fotografia e del cinema nazionale ed internazionale ha affascinato i più grandi maestri: da Helmut Newton, le cui foto memorabili sono apparse su riviste prestigiose come Vogue, Harper's Bazaar, Elle, GQ, Vanity Fair, Max e Marie Claire; a André Rau che oltre alla bellissima Francesca Dellera è famoso per i ritratti di Catherine Deneuve o Penelope Cruz o le campagne pubblicitarie per Dior o Yves Saint Laurent; per finire con Dominique Isserman, che con il suo raffinato bianconero, ha contribuito ad aumentare il fascino di Francesca Dellera.
Con il suo sguardo profondo ed intrigante e le sue forme sensuali Francesca Dellera, fin dall'inizio della sua carriera, ha incantato tutti i più rinomati fotografi internazionali, Helmut Newton, André Rau e Dominique Issermann sono solo tre dei tanti fotografi che hanno voluto ritrarla, come testimoniano le tante copertine di riviste prestigiose a lei dedicate che potete trovare nella sezione download del sito www.francescadellera.com
.
Con il candore della sua pelle, Francesca Dellera è sempre stata la modella preferita per i servizi di moda o per i ritratti, tanto che anche il grande schermo se ne accorse rendendola famosa come "la pelle più bella del cinema italiano" come la definì il regista Marco Ferreri.
Con il suo sguardo profondo ed intrigante e le sue forme sensuali Francesca Dellera, fin dall'inizio della sua carriera, ha incantato tutti i più rinomati fotografi internazionali, Helmut Newton, André Rau e Dominique Issermann sono solo tre dei tanti fotografi che hanno voluto ritrarla, come testimoniano le tante copertine di riviste prestigiose a lei dedicate che potete trovare nella sezione download del sito www.francescadellera.com
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Con il candore della sua pelle, Francesca Dellera è sempre stata la modella preferita per i servizi di moda o per i ritratti, tanto che anche il grande schermo se ne accorse rendendola famosa come "la pelle più bella del cinema italiano" come la definì il regista Marco Ferreri.